Arcuri Caterina

Nota biografica
 
Caterina Arcuri opera nel campo della ricerca e della sperimentazione visiva ed espone dagli anni Novanta.
Pur esprimendosi attraverso il disegno, il video, la fotografia e la performance, la sua ricerca attuale è riconducibile soprattutto all’installazione site specific e a quella ambientale.
Nelle sue installazioni − che nascono dalla sovrapposizione ed interazione dialogica di forme in acciaio, terracotta e legno essenzializzate in un progressivo itinerario di sublimazione − lo spettatore è coinvolto e, guidato da una minimale segnaletica, può scegliere se sintonizzarsi con le intenzioni dell’artista o compiere un percorso autonomo che spesso inizia (o si conclude) con un attimo di consapevolezza del incontrato in una delle superfici specchianti.
Esploratrice per vocazione, la sua ricerca è alimentata dall’energia e dalle suggestioni dei luoghi dei quali percepisce le stratificazioni geotemporali, rendendole spesso protagoniste della sua opera.
Invitata a numerose rassegne in Italia e all’estero, ha esposto in diverse sedi, tra le quali: Muspac dell’Aquila, Triennale di Milano, Palazzo delle Esposizioni di Roma, Museo Capodimonte di Napoli, Museo Ars Aevi di Sarajevo, Goethe Institute di Porto Alegre (Brasile), Museo FRAC di Baronissi, Museo Mart di Rovereto, Museo MARCA di Catanzaro, Museo di Palaiopolis, Samothrace, Atene, Piantagione Paradise di Bolognano, Museo Archeologico Nazionale di Vibo Valentia. Sue opere sono presenti in Musei, collezioni pubbliche e private.
È Docente di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.